Possono essere hostess, steward, comandanti di volo, personale a bordo di navi e mercantili, product manager in tour operator. Ma possono essere anche documentaristi, fotografi, giornalisti e ora anche blogger.Poca attrezzatura, tanto studio dei social. “Non sono necessarie grosse spese per diventare travel blogger, e neanche la predisposizione a viaggi lunghi e pericolosi”. “Esistono modi diversi di raccontare un viaggio ed è per questo che chiunque ami viaggiare e scrivere può diventarlo”. Per aprire un travel blog e farne il proprio lavoro a tempo pieno, però, è necessario essere ben posizionati sulla rete ed essere visibili: è proprio per questo, sostiene l’autore, che buona parte del tempo che non trascorre viaggiando, curando il blog o preparando la prossima partenza, è dedicato allo studio della rete e del social media management.
fonte: www.repubblica.it