"Su granelli dorati affondano i talloni, fieri, gocce di sale sfiorano i ruvidi volti, seri, le braccia tese al cielo rivolte, le sopracciglia inarcate e disinvolte, mentre le onde impetuose risvegliano il sorriso, vola il kite a raggiungere il paradiso!"
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Travel blogger: dalla passione al lavoro

C’è chi viaggia per piacere e, appena raccoglie il gruzzoletto necessario, fa le valigie e vola nella meta da sogno. C’è chi viaggia per dovere e macina chilometri su chilometri per andare a caccia di clienti, visitare impianti produttivi, prestare assistenza o consulenza. E poi c’è chi viaggia per piacere e per dovere e ha fatto diventare la propria passione una professione redditizia e uno stile di vita. 



 
 
 
 
Possono essere hostess, steward, comandanti di volo, personale a bordo di navi e mercantili, product manager in tour operator. Ma possono essere anche documentaristi, fotografi, giornalisti e ora anche blogger.Poca attrezzatura, tanto studio dei social. “Non sono necessarie grosse spese per diventare travel blogger, e neanche la predisposizione a viaggi lunghi e pericolosi”. “Esistono modi diversi di raccontare un viaggio ed è per questo che chiunque ami viaggiare e scrivere può diventarlo”. Per aprire un travel blog e farne il proprio lavoro a tempo pieno, però, è necessario essere ben posizionati sulla rete ed essere visibili: è proprio per questo, sostiene l’autore, che buona parte del tempo che non trascorre viaggiando, curando il blog o preparando la prossima partenza, è dedicato allo studio della rete e del social media management.
 
fonte: www.repubblica.it
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